DISCOGRAFIA DI GIANCARLO BIGAZZI

Umberto Tozzi
A cosa servono le mani

TITOLO INTEPRETI AUTORE TESTO AUTORE MUSICA ANNO
A cosa servono le mani Umberto Tozzi Giancarlo Bigazzi e
Umberto Tozzi
Giancarlo Bigazzi e
Umberto Tozzi
1980
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A cosa servono le mani

Mani, belle mani, addio

Adagio un po' con brio

La vita riprende dal fondo e con domani

Le mani dovrò usarle anch'io

Su questa roccia che è il tuo addio

E in uno scaffale del tempo cercare

 

Mani per la noia

Di quando piove

Mani per la gioia

Che si rimuove

Mani per la naia

Di attendere che un'altra mano appaia

 

A cosa servono le mani non saprei

Suonavo il pianoforte su di lei

Credevo fosse un'arte e adesso che

Ne faccio delle mani se lei non c'è

Non c'è, non c’è

 

Ecco a cosa servono le mani

Per caso le ho sgranchite e già le rimuovo un po'

Due farfalle di nuovo ho

Voglio uscire stasera che sia primavera o no

 

E voglio averne a piene mani

Di noci da schiacciar così

Di luce da inondare qui

Il contro veleno dei funghi dell'umiliazione

Dell'unghie nelle tue sottane

Per me tu eri l'acqua, il pane

Il sangue, le vene mi servono buone

 

Mani non le tue

Da quattro sono diventate due

E stanno sempre in tasca chiuse a pugno

Ferite dallo specchio del mio bagno

E vorrei strappare marijuana dalla terra

Vorrei la pace e poi vorrei la guerra

Ma è vero, non possiamo star lontani

In fondo voglio ancora le tue mani

È inutile che chiami

 

A cosa servono le mani?

Per caso le ho sgranchite e già le rimuovo un po'

Due farfalle di nuovo ho

Voglio uscire stasera che sia primavera o no

E vai col tango delle mani, amico mio

Ah, ah, appoggia il tuo violino sul leggio

Del tuo tumore sa tutta l'orchestra

Dirigi per il tempo che ti resta

 

A che, a chi, a cosa servono le mani adesso so

A far le corna, a dire sì o no, oh

A pizzicare un dolce, un culo pieno

A dare un fiore, a dire: "Io ti amo"

A che, a chi, a cosa servono le mani se non puoi

Congiungerle e pregare senza un Dio

Ci puoi contare, quattro, cinque, sei

E modellare un'altra uguale a lei

 

A che, a chi, a cosa servono le mani, bimbo mio

Ti spiego anche se son bambino anch'io

Le mani sono il mondo, l'universo

Il tempo ritrovato, il tempo perso

Ah-ah-ah, a cosa servono le mani, na-na-na

DISCOGRAFIA DI GIANCARLO BIGAZZI

Umberto Tozzi

A cosa servono le mani

TITOLO A cosa servono le mani INTEPRETI Umberto Tozzi AUTORE TESTO Giancarlo Bigazzi e
Umberto Tozzi
AUTORE MUSICA Giancarlo Bigazzi e
Umberto Tozzi
ANNO 1980
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A cosa servono le mani

Mani, belle mani, addio

Adagio un po' con brio

La vita riprende dal fondo e con domani

Le mani dovrò usarle anch'io

Su questa roccia che è il tuo addio

E in uno scaffale del tempo cercare

 

Mani per la noia

Di quando piove

Mani per la gioia

Che si rimuove

Mani per la naia

Di attendere che un'altra mano appaia

 

A cosa servono le mani non saprei

Suonavo il pianoforte su di lei

Credevo fosse un'arte e adesso che

Ne faccio delle mani se lei non c'è

Non c'è, non c’è

 

Ecco a cosa servono le mani

Per caso le ho sgranchite e già le rimuovo un po'

Due farfalle di nuovo ho

Voglio uscire stasera che sia primavera o no

 

E voglio averne a piene mani

Di noci da schiacciar così

Di luce da inondare qui

Il contro veleno dei funghi dell'umiliazione

Dell'unghie nelle tue sottane

Per me tu eri l'acqua, il pane

Il sangue, le vene mi servono buone

 

Mani non le tue

Da quattro sono diventate due

E stanno sempre in tasca chiuse a pugno

Ferite dallo specchio del mio bagno

E vorrei strappare marijuana dalla terra

Vorrei la pace e poi vorrei la guerra

Ma è vero, non possiamo star lontani

In fondo voglio ancora le tue mani

È inutile che chiami

 

A cosa servono le mani?

Per caso le ho sgranchite e già le rimuovo un po'

Due farfalle di nuovo ho

Voglio uscire stasera che sia primavera o no

E vai col tango delle mani, amico mio

Ah, ah, appoggia il tuo violino sul leggio

Del tuo tumore sa tutta l'orchestra

Dirigi per il tempo che ti resta

 

A che, a chi, a cosa servono le mani adesso so

A far le corna, a dire sì o no, oh

A pizzicare un dolce, un culo pieno

A dare un fiore, a dire: "Io ti amo"

A che, a chi, a cosa servono le mani se non puoi

Congiungerle e pregare senza un Dio

Ci puoi contare, quattro, cinque, sei

E modellare un'altra uguale a lei

 

A che, a chi, a cosa servono le mani, bimbo mio

Ti spiego anche se son bambino anch'io

Le mani sono il mondo, l'universo

Il tempo ritrovato, il tempo perso

Ah-ah-ah, a cosa servono le mani, na-na-na

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